La chiesa, definita anche San Giovannino, pur nella grande rovina, mostra tuttora particolari architettonici interessanti come archi in cotto a tutto sesto o ribassati e un rosone in cotto, tamponato. I muri, realizzati con conci di calcare e con grossi quantitativi di mattoni, denotano vane e successive fasi di restauro dell’edificio. La chiesa presentava un’unica navata ed un piccolo presbiterio, entrambi rettangolari, nonchè un tetto a capanna crollato ed una volta a botte nell’abside della quale rimangono scarse tracce.
Vi si arriva attraverso una stradina bianca che parte dalla frazione ed antico castello fortificato di Castel S. Maria (l’antica S. Maria in Monte), dall’incrocio posto al di sotto delle mura nel quale si separano la provinciale per Matelica e la strada comunale per la frazione di Sant’ Angelo, in località Fonte Vecchia .Percorrendo questa strada per breve tratto, si scorgono in alto sulla sinistra i pochi resti di questo antico edificio. Qui, a mt. 846 s.l.m. sorgeva l’antica chiesa di San Giovanni, riscontrabile nella documentazione almeno a partire dal XV secolo.