Situato sul declivio di un colle, nella vallata tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, questo piccolo paese dell’entroterra marchigiano (che fa parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia), conserva ancora molte case medievali racchiuse dalle mura castellane lambite dal fiume Esino, secondo corso d’acqua più importante della regione Marche dopo il Metauro, che nasce precisamente dalle falde del Monte Cafaggio, a circa 1000 m s.l.m. Tra il centro cittadino e le sorgenti del fiume Esino si snoda Il Parco delle Vene, importante meta turistica. Coi suoi campanili, la Torre, gli edifici di origine medievale o rinascimentale, la fornace quattrocentesca, le viuzze acciottolate, Esanatoglia è un borgo ancora poco conosciuto, che raccoglie in sé, moltissime e gradevoli sorprese.
Agricoltura biologica, capillare attenzione alla biodiversità e alle produzioni agricole di ottima qualità, hanno fatto sì che Esanatoglia, ottenesse il premio Spighe Verdi (ambito riconoscimento nazionale conferito dalla FEE Italia), grazie all’occhio attento e di riguardo puntato dalle politiche della città su ambiente, territorio e uno sviluppo rurale sostenibile avviato con passione, armonia ed abile accortezza.
Il territorio si presta alla perfezione per itinerari in bicicletta, in mountain bike e a piedi, come quello che, risalendo il corso principale del fiume Esino nei pressi delle sorgenti, conduce all’Eremo di San Pietro, luogo notevolmente affascinante e suggestivo. Il vicino monte Gemmo, è meta ambita ed apprezzata dagli amanti del deltaplano e del parapendio.